Nei dolci, si può sostituire il burro con l’olio?

Nei dolci, si può sostituire il burro con l’olio?

Ecco i biscotti della nonna, quelli di una volta, che quando li sforni profumano la casa della flagranza irresistibile e avvolgente della pasta frolla.
Dunque, farina, uova, zucchero sì, ma... il burro? La nonna abbondava con il burro, almeno mezzo chilo su un chilo di farina, ma oggi? Che dice Luisa, salutista intransigente? E Attilio, allergico al latte? E lo zio Paolo, che tenta di tenere a bada il colesterolo?


Niente paura, potete tranquillamente sostituire il burro con l’olio e i vostri biscotti non saranno soltanto più sani, ma persino più buoni, pronti a diventare i deliziosi protagonisti delle vostre colazioni, dell’ora del tè o semplicemente per quando vi serve una coccola in più.

Al contrario, infatti, dei grassi saturi del burro, l’olio contiene prevalentemente i grassi insaturi, quelli che combattono il colesterolo “cattivo”; contiene i polifenoli, contro i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, senza contare gli Omega 3 e (che rafforzano il sistema immunitario, combattono la depressione e l’ansia, favoriscono la salute degli occhi e della pelle) e le vitamine E (antitumorale) e K (per la salute delle ossa). Naturalmente, sceglierete olio extravergine di oliva, quello buono. E infine, fate attenzione alla cosiddetta “conversione” del burro in olio, la cui quantità va ridotto del 20% rispetto a quello del burro. Se, cioè, la vostra ricetta prevede 100 g. di burro, voi ne userete 80 di olio.


Passiamo quindi a preparare i nostri biscotti. Per un chilo e mezzo di biscotti, occorrono i seguenti
ingredienti:

Farina integrale: 250 g.
Farina 00: 750 g.
Zucchero: 300 g.
Olio extravergine di oliva: 270 g.
Uova: 6
Lievito per dolci: 1 bustina
Sale: 1 cucchiaino
Limone: 1 buccia grattugiata
... e a piacere:
Uva sultanina e/o mandorle e/o scaglie di cioccolato fondente e/o granella di zucchero etc.

Se preferite usare la planetaria, inserite il gancio per l’impasto e versate innanzitutto le “polveri”: farina, zucchero, sale, lievito, impostando una bassa velocità. Naturalmente potete impastare anche tutto a mano, formando la classica “fontana” sul tavolo. Aggiungete poi l’olio e le uova, una alla volta e fredde di frigorifero, e procedete a mescolare con una velocità maggiore, finché non avrete la vostra morbida palla omogenea di pasta frolla. Considerate intanto la qualità dell’impasto e, qualora risulti ancora troppo granuloso e poco legato, aggiungete due dita di latte o di acqua: questo può accadere in quanto il burro è composto per l’80% di grassi e per il 20% di acqua, assente quest’ultima nell’olio.

Se poi qualcuno avesse nostalgia del retrogusto cremoso del burro, nulla vieta di giungere al compromesso fifty/fifty: invece dei 270 g. di olio, prevediamo 165 g. di olio con 132 g. di burro, grammo più grammo meno. Ma tenete presente che la variante “tutto olio” fa lievitare di più l’impasto e il biscotto risulta più alto e più soffice. Finalmente, si può aggiungere la buccia grattugiata del limone.
Completato l’impasto, stendere la pasta frolla con il mattarello arrivando allo spessore di 3mm circa; se volete aggiungere l’uvetta (già ammollata e scolata precedentemente), sparpagliatela sopra e passate ancora il mattarello, per farla affondare meglio. La stessa cosa per le opzioni mandorle/scaglie di cioccolato.
Con il contorno circolare di un bicchiere potrete realizzare i cookies più classici.
La cottura varia ovviamente da forno a forno. Indicativamente, bastano una decina di minuti nel forno ventilato a 180/170°.

Se tenuti all’asciutto, in una scatola di latta ben chiusa, possiamo conservare i nostri salutari e deliziosi biscotti per un paio di settimane. L’ultima raccomandazione: non mangiatene troppi!!!!

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